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La via dello zen e come accordarsi con la sofferenza

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La via dello zen e come accordarsi con la sofferenza

Sabrina Koren Montemurro 

Mi voglio soffermare prima di tutto sulla parola Zen โ€œLo Zen nato in Cina con il nome di Chโ€™an si diffonde in tutti i paesi estremo-orientali ridando vita agli insegnamenti originali del Buddha e riportando la meditazione zazen al centro della pratica.

Eโ€™ giusto alle soglie del ventunesimo secolo, cercare un punto di contatto tra lo  Zen Shiatsu, counseling e buddhismo per affrontare la malattia e la sofferenza? E se mai fosse giusto ..non sarebbe come mischiare olio con vino? Cosa centra una religione con questo? Queste sono domande piรน che lecite, a cui vorrei cercare di rispondermi . Potremmo dire che nella nostra societร  la funzione di curare il nostro corpo allevia anche la nostra sofferenza interiore; ossia rappresenta un corpus di discipline e metodi adatti a curare o alleviare nelle persone vari disagi anche interiori . Spostiamoci un poโ€™ piรน in lร , in Oriente: qui, questo ruolo รจ svolto principalmente dal Buddhismo. In ogni paese orientale, il Buddhismo รจ venuto ad assumere forme proprie alla cultura in cui รจ stato assimilato, in ogni nazione in cui รจ presente rappresenta la via per curare lโ€™anima. Negli insegnamenti del Buddha si parla dunque di sofferenza che sta ad indicare, oltre alla sofferenza comunemente intesa, tutto ciรฒ che รจ disagio. La struttura delle Quattro Nobili Veritร  ricalca un antico metodo di catalogazione della medicina indiana cosรฌ costituito: primo definiamo la malattia, secondo delineamone la causa, terzo evidenziamone il livello di salute a cui si puรฒ giungere e per ultimo individuiamo i mezzi necessari per arrivare allo scopo prefissato. Questa antica mappatura รจ utile per comprendere che partendo dallโ€™uomo, possiamo sรฌ sperimentare la sofferenza ma abbiamo anche la capacitร  di poter cambiare le cose e giungere alla serenitร . 

Lo Zen Shiatsu (dal giapponese Shi = dito e atsu = pressione) รจ una tecnica di mediazione corporea che origina dalla tradizione medico โ€“ filosofica cinese e che si รจ successivamente sviluppata in Giappone.  Si basa sulla pressione perpendicolare, mantenuta e costante del pollice, delle dita, del palmo, del pugno e del gomito, esercitata lungo il tragitto dei meridiani energetici o su aree specifiche del corpo. Lo Shiatsu considera lโ€™essere umano come un sistema multifunzionale, composto da elementi energetici, psichici e fisici in condizione di costante interdipendenza, dove lโ€™assenza di salute, e quindi di benessere, รจ lโ€™espressione concreta e percepibile della perdita di equilibrio energetico o โ€œdisarmoniaโ€. Lo shiatsu non รจ sostitutivo di eventuali terapie mediche, paramediche, psicologiche e psichiatriche, ma รจ un metodo finalizzato al ripristino dellโ€™equilibrio energetico dellโ€™utente. Lo Zen Shiatsu nasce dallo stile di Shizuto Masunaga (1925-1981) e coniuga concetti e pratica Zen con lo Shiatsu, sino a farne lโ€™asse portante dellโ€™insegnamento. Lo stile Masunaga si basa sulla medicina tradizionale giapponese e sui meridiani energetici rivisitati e attualizzati secondo le moderne conoscenze energetiche, fisiche e psicologiche. Sulla base dei suoi studi approfonditi nellโ€™ambito della cultura e della medicina tradizionale cinese e giapponese, S. Masunaga unisce la visione psicologica moderna e quella profonda della filosofia Zen, creando unโ€™attivitร  per gli occidentali pari a nessun altro stile Shiatsu e portando lo Zen Shiatsu su un piano globale di considerazione del trattamento per la persona nella sua totalitร  di โ€œmentecorpospiritoโ€. Lo Zen Shiatsu si fonda su Quattro Pilastri e Quattro Spiriti e a livello tecnico si caratterizza: โ€“ per lโ€™uso di due mani contemporaneamente, chiamate mano madre e mano figlia; โ€“ per la pressione che รจ portata solo dal peso modulato del corpo del praticante; โ€“ per lโ€™uso dellโ€™Hara, il centro vitale dellโ€™uomo nellโ€™addome, dove nasce la pressione corretta per lo Zen Shiatsu; โ€“ per lโ€™impiego dei Kata, cioรจ di sequenze energetiche particolari; โ€“ per lโ€™estensione in tutti gli arti dei tradizionali meridiani. Il Counseling Definizione di counseling Il counseling professionale รจ un’attivitร  il cui obiettivo รจ il miglioramento della qualitร  di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacitร  di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltร  relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacitร  di scelta o di cambiamento.  E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling puรฒ essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale

Qualsiasi momento รจ adesso.

Quando ho deciso di affrontare lโ€™incontro tra lo Zen Shiatsu e il counseling ho intuito che mi sarei addentrata nellโ€™aspetto profondo dellโ€™uomo considerando soprattutto le emozioni e lโ€™espansione di queste nella pratica di chi riceve e di chi pratica. Questo implica pensare anche a ciรฒ che puรฒ emergere da questo,un cambiamento interiore che puรฒ essere accompagnato da una crisi o da un benessere interiore che puรฒ essere ascoltato e mantenuto nel tempo. Mi sono proposta di portare quello che fin ora la mia esperienza personale puรฒ dare senza aggiungere nulla e adottare a pieno quello gli strumenti che ho in mano, i pollici (corpo) la mente (counseling) e lo spirito che comprende tutto Il motivo della scelta del titolo รจ quello di far sรฌ che i principi dellโ€™una possano accordarsi con quelli dellโ€™altra per dare a me stessa e agli altri un nuovo strumento di consapevolezza . Ho pensato ad un viaggio lungo, da percorrere insieme sullโ€™onda di come il ricevente sente questa esperienza e semplicemente di attendere la risposta o la domanda. Questo puรฒ essere utile per porre attenzione a ogni nostro gesto come se noi fossimo il prolungamento di un unโ€™unico corpo,possiamo pensare di ampliare con lo Zen Shiatsu lโ€™attenzione, la compassione per tutte le persone ed espanderla anche allโ€™ambiente in cui viviamo, sentire se stessi significa anche avere una percezione di tutto. Praticando la via dello Zen, mi pongo al servizio degli altri e di conseguenza ho scelto anche lo Zen shiatsu e il counseling centrato sulla persona come pratiche di ascolto e di consapevolezza nel quotidiano.

Lo sviluppo di un linguaggio di : -attenzione per il corpo – attenzione per la mente – attenzione per lo spirito che รจ un invito allโ€™ascolto e a costruire nel cuore unโ€™abitazione di gioia e si ottiene con la meditazione. Eโ€™ un lavoro attento e a volte i risultati sono entusiasmanti, superiori alle nostre aspettative e a volte inferiori, quindi si aspetta semplicemente che le piantine inizino a spuntare, questo lavoro spetta a loro, a noi spetta dare lโ€™acqua per farle bere, e dare la giusta quantitร , non troppo e non troppo poco. Come la pianta ama la luce, lโ€™uomo desidera essere felice, la ricerca per me รจ questa, ognuno di noi puรฒ essere felice, lโ€™uomo addirittura puรฒ immaginare la sua felicitร  . 

Lo Zen รจ lโ€™uomo in toto come unitร  fisica ed emozionale, quindi il suo corpo, le sue emozioni, i suoi pensieri, il suo stile di vita. In questโ€™ottica la mia attenzione non รจ portata verso un sintomo o una patologia, ma nel considerare la persona nel suo insieme con un atteggiamento dโ€™ascolto dellโ€™altro e anche una attenzione allโ€™interno di me, cercando di sentire questโ€™unione in prima persona, questa visione รจ sentita e non solo accettata o studiata intellettualmente, รจ una strada che sto percorre da diverso tempo.

Questo tipo di attenzione richiede soprattutto lโ€™aspetto esperienziale, aprirsi di fronte allโ€™esperienza dellโ€™umano, alcuni partono da un bisogno e ciรฒ richiede ancora di piรน non solo di sentire il sapore della diretta, come in diretta tv , di fronte ad una telecamera sono di fronte a me stesso e faccio lโ€™esperienza diretta di ciรฒ che รจ il mio stare in quel momento. La pratica di counseling che ho scelto รจ quella centrata sulla persona; importante per me รจ citare Carl Rogers perchรฉ parla di persone non di pazienti e il counselor non deve guidare il primo verso determinate mete, ma semplicemente fungere da cassa di risonanza del suo disagio e del suo bisogno di esplicitare i suoi disturbi (funzione che, era un tempo affidata a figure sociali come i sacerdoti, il medico di famiglia, ecc..) La visione di Carl Rogers รจ affine alla mia perchรฉ รจ radicata e fiduciosa la convinzione che, nell’individuo cโ€™รจ una innata facoltร  di autoguarigione, e che ogni persona sia in in 5 grado di attingere a questo, risolvendo i propri problemi. La funzione del terapeuta รจ solo quella di aiutare il felice svolgimento di un tale processo

Dalla mia esperienza alla pratica Mi ricordo che spesso venivo attraversata da dolore fisico, dolore emozionale, dolore dei pensieri che non riescono a fermarsi e che sono o nel passato o nel futuro; col tempo ho iniziato a coltivare una accogliente e una non giudicante compassione, sono passata dallโ€™accettazione alla compassione e ancora adesso ci sto lavorando, io sono la โ€œcaviaโ€ dei miei pesieri, quindi inizio da me e cosรฌ facendo riesco ad aprirmi agli altri. Le parole che porto con me sono : accoglienza, non giudizio sono ciรฒ che un counselor stesso porta al cliente ma soprattutto รจ da sottolineare come il counselor faccia arrivare il cliente a questo. Voglio in particolare descrivere ciรฒ che รจ lโ€™accettazione e ciรฒ che รจ la compassione Accettazione : per spiegare userรฒ un esempio : io accetto di avere un carattere insopportabile ma non sono compiaciuta o dispiaciuta, lo accetto come dato di fatto Compassione .

 La compassione comprende lโ€™accettazione come per lโ€™esempio sopra ma comprende un sentimento amorevole per la condizione in cui mi trovo. La compassione vista come accettazione non รจ passivitร  ma implica comunque lโ€™azione al cambiamento. Da qui ho posto le basi della pratica che coinvolge tutta la mia vita: il processo di passaggio Ascolto -ร accettazioneร  empatia

Nello Zen Shiatsu il Maestro Tetsugen ha affrontato il tema delle 4 A: quattro parole chiave oltre ai Principi dei Quattro Spiriti, e sono: 1. accoglienza 2. accettazione 3. armonia 4. amore In accordo con questo dobbiamo lavorare sul piano Fisico, Emozionale, Mentale e Spirituale.

Accoglienza. Che cosa vi viene in mente con la parola accoglienza? Lโ€™accoglienza nello stile Zen รจ offrire un buon te, รจ importante la qualitร  , non รจ importante fare la cerimonia del te ma sicuramente รจ un momento di accoglienza e benvenuto ed รจ un mezzo per non assopirsi e mantenere viva lโ€™attenzione e la concentrazione, viene usato infatti per questo anche durante le lunghe pratiche di meditazione. Lโ€™accoglienza รจ la base del counseling ed รจ fondamentale nello Zen Shiatsu . Lโ€™accoglienza cโ€™รจ ancor prima che il ricevente sia disteso e noi propensi allโ€™ascolto, tutto questo che abbiamo fatto infatti non va vissuto per fasi ma per esperienza che si manifesta nellโ€™atto, nel momento stesso, quindi il ricevente lo vediamo prima che si distenda ed รจ da qui che parte lโ€™accoglienza, รจ il linguaggio non verbale, ciรฒ che vediamo , che sentiamo: โ€œil livello di comunicazione si gioca con il linguaggio non verbale, gli atteggiamenti corporei, la mimica facciale, lโ€™uso degli occhi, lo sguardo, la stretta di mano, il contatto corporeo, la gestualitร , il tono di voce, la sua inflessione, il ritmo e la cadenza, la posizione, la vicinanza, la lontananza. Senza dire neppure una parola, si puรฒ capire chiaramente il livello di comunicazione che si stabilisce e in che misura lโ€™altro lo accetta. Di solito, quando siamo interessati alla sorte di un amico intimo, chiamiamo questโ€™interesse โ€œempatiaโ€; ma non รจ empatia, รจ attaccamento. Se lโ€™unico legame fra amici intimi รจ lโ€™attaccamento, allora anche unโ€™inezia puรฒ indurre un mutamento delle proiezioni. Non appena le proiezioni cambiano, lโ€™attaccamento scompare, perchรฉ quellโ€™attaccamento era basato solo sulle proiezioni e sulle aspettative. รˆ possibile avere compassione senza attaccamento e, similmente, provare rabbia senza odio. Di conseguenza dobbiamo chiarire le distinzioni fra empatia e attaccamento e fra rabbia e odio. Tale chiarezza ci รจ utile nella vita quotidiana e nel nostro impegno Eโ€™ importante sulla strada dello Zen Shiatsu guardare questi aspetti: -attaccamento -proiezioni -aspettative

Il Buddha ha parlato MOLTO della sofferenza. Il suo insegnamento piรน famoso, le 4 Nobili Veritร , si apre con “nella vita c’รจ sofferenza”. Non posso certo discuterne. La buona notizia รจ che ha continuato a insegnare la fonte della sofferenza e il modo per porvi fine. In questo contesto, il termine sofferenza puรฒ anche essere interpretato come stress o disagio generale. Il mondo moderno รจ pieno di fonti di stress e sofferenza e molte persone hanno difficoltร  a sapere cosa fare per alleviarlo. Purtroppo spesso diamo per scontato che il problema siamo noi, quando in realtร  la sofferenza รจ universale e non รจ personale. Molti buddisti non considerano il buddismo una religione, ma piuttosto un insieme di pratiche e principi per alleviare la sofferenza e avanzare verso la liberazione. 

Nella tradizione buddista, il primo e primordiale guaritore era il Buddha stesso. Nel suo primo sermone a Sarnath, Gautama Buddha spiegรฒ le Quattro Nobili Veritร : c’รจ sofferenza ( dukkha ), la causa della sofferenza รจ l’attaccamento e l’ignoranza ( dukkha samudaya ), รจ possibile superare la sofferenza ( dukkha nirodha ) e il modo di agire cosรฌ รจ la pratica dell’Ottuplice Nobile Sentiero ( dukkha nirodha marga ).

โ€œE cosa ho insegnato? Questo รจ lo stress. Questa รจ l’origine dello stress. Questa รจ la cessazione dello stress. Questo รจ il percorso della pratica che porta alla cessazione dello stress

Sia prima che ora, รจ solo lo stress che descrivo e la cessazione dello stress.” 

Le Quattro Nobili Veritร  del Buddha sono un percorso verso la guarigione, poichรฉ in esse risiede il riconoscimento della malattia, la sua prognosi e il rimedio. .

Buddha ha spesso definito la medicina l’analogia piรน adatta per le Nobili Veritร :

Conoscere la malattia, abbandonare la causa della malattia, aspirare alla cura e affidarsi alle cure mediche.

Tutti i problemi sono visti come funzioni della condizione umana e possono essere affrontati attraverso metodi e pratiche tradizionali. 

L’addestramento alla meditazione รจ una componente chiave della consulenza buddista. Lavoreremo insieme per trovare la pratica di meditazione che piรน ti avvantaggia. Come persona che medita regolarmente dal 2010, ho sperimentato molti alti e bassi. Ci concentreremo anche sui modi per portare la consapevolezza che sviluppi nella meditazione nel resto della tua giornata.

Allo stesso modo si dovrebbe:

Conosci la sofferenza, abbandona la causa, ottieni la cessazione e segui il sentiero.

In effetti Buddha era considerato un grande medico e psicoterapeuta grazie alla sua compassione e saggezza nel diagnosticare e trattare la causa principale di tutti i malesseri mentali e fisici. I suoi insegnamenti possono essere considerati un corso di terapia e le tecniche di meditazione buddista sono state ampiamente utilizzate in psicoterapia moderna per diverse malattie mentali e altre malattie croniche. Davvero una questione di supremo interesse che la nobile professione della medicina e il corpus di pensiero noto come buddismo siano entrambi interessati a modo loro nel alleviare, controllare e, in ultima analisi, rimuovere le sofferenze umane

L’operatore sanitario ha molto da imparare dagli insegnamenti del Buddha e dalla pratica dei precetti buddisti, che lo aiuterebbero non solo a svolgere il loro ruolo di medico ma anche a vivere una vita sana.

L’operatore sanitario nel buddismo

I medici, gli infermieri e altre persone coinvolte nella cura dei malati sono tenuti in grande considerazione nelle culture buddiste. Il medico รจ indicato come bhisakka, vejja o tikicchaka . Il Buddha vedeva il ruolo del medico come fondamentale. Il Buddha ha detto:

Per oltre 2000 anni, il buddismo ha avuto uno stretto coinvolgimento nel trattamento dei malati ed รจ stato determinante nell’istituzionalizzazione della medicina in Oriente. Il Canone Pali รจ pieno di informazioni su malattia e salute, guarigione, medicina, assistenza medica ed etica medica. La pratica della medicina era inclusa come disciplina scolastica nei monasteri. I monasteri spesso fungevano da ospizi e infermerie.

I tre gioielli: il medico come guida.

Nel Buddismo, un individuo si rifugia nei Tre Gioielli: il Buddha (la guida spirituale), il Dharma (la pratica) e il Sangha (la comunitร ). Il ruolo del medico e della guida spirituale sono considerati molto simili. Colui che guida gli individui a superare gli stati mentali negativi e sviluppare un potenziale positivo รจ considerato un Maestro spirituale, e si fa riferimento a colui che si prende cura dell’individuo fornendo loro cure mediche per superare i loro disturbi fisici e mentali e rimanere in salute. come medico o medico. Lo scopo di entrambi รจ liberare gli individui dalla loro sofferenza.

L’analogia data รจ quella di un paziente che fa affidamento sul giusto trattamento. Si dice:

Prendi rifugio nei Tre Gioielli, vedi Buddha come il medico piรน qualificato, vedi il Dharma come una medicina impeccabile e il Sangha come assistente medico.

Il Sangha nella comunitร  medica includerebbe altre persone coinvolte nella cura del paziente, inclusi altri specialisti, consulenti dietetici ed educatori di pazienti, psicologi, farmacisti, familiari e amici, aziende farmaceutiche, gruppi di ricerca e societร  civile, istituzioni e governo.

Il Buddha considerava una buona pratica risolvere i conflitti o le differenze di idee attraverso la discussione all’interno del Sangha. Ad oggi, le comunitร  monastiche buddiste conducono i loro affari e risolvono i disaccordi a maggioranza. Allo stesso modo, la comunitร  medica ha cercato di riunire idee e condividere esperienze con riunioni di consenso tra esperti e formulazione di linee guida pratiche.

Il buddha della medicina / Bhaisajyaguru

Il Buddha della Medicina, Bhaisajyaguru, Yakushi Nyora , io o il Buddha della Guarigione รจ descritto nei testi buddisti Mahayana e di solito rappresentato seduto con la mano destra sollevata in vadra mudra (il gesto della mano e del dito che simboleggia il dono e la compassione) e la mano sinistra riposata in grembo, con in mano un barattolo di medicina. Nelle illustrazioni, รจ mostrato circondato da varie piante curative e innumerevoli saggi, raffigurato come il Paradiso del Buddha della Medicina che rappresenta un universo idealizzato in cui esistono rimedi per ogni disturbo, qualcosa che la moderna ricerca medica si sforza sempre di raggiungere.

Il Buddha della Medicina รจ descritto come un guaritore che cura la sofferenza e la malattia, sia fisica che mentale

Assistenza centrata sul paziente 

All’interno della visione del mondo buddista, la salute e la malattia coinvolgono lo stato generale di un essere umano e sono intrecciate con molti fattori non medici, come l’economia, l’istruzione, l’ambiente sociale e culturale, l’etica o la moralitร . Tutti questi fattori condizionali devono essere presi seriamente in considerazione nella comprensione della salute e della malattia. La salute, quindi, va intesa nella sua interezza. รˆ l’espressione dell’armonia dentro di sรฉ, nelle proprie relazioni sociali e in relazione all’ambiente naturale. Preoccuparsi della salute di una persona significa preoccuparsi dell’intera persona: del suo fisico, mentale e dimensioni morali; relazioni sociali, familiari e di lavoro; cosรฌ come l’ambiente in cui vive la persona. Pertanto, il lavoro di un medico รจ di natura completamente sana.

Un Bodhisattva รจ qualcuno che รจ guidato da una grande compassione ed รจ determinato a raggiungere l’illuminazione per il bene di tutti gli esseri senzienti. Il punto centrale dell’insegnamento non รจ il Buddha o qualsiasi essere divino o entitร  filosofica, ma esseri senzienti. Allo stesso modo, per un medico, il punto centrale di attenzione e cura รจ il paziente. Tutto deve essere formulato intorno al paziente: la maggior parte delle linee guida sottolinea la necessitร  di passare da un โ€œapproccio paternalisticoโ€ nella medicina moderna a questo โ€œapproccio orientato al pazienteโ€. Il Buddha insegnรฒ che bisogna seguire il Sentiero di Mezzo evitando estremi di indulgenza e abnegazione. Anche il rapporto medico-paziente si basa sulla ricerca di una via di mezzo tra la conoscenza del medico e le percezioni e le esperienze del paziente. Il medico non deve solo possedere conoscenze teoriche, ma dovrebbe essere in grado di raccogliere abilmente informazioni sulla salute del paziente, dovrebbe essere in grado di analizzare tali informazioni e condividerle con il paziente e impegnarsi in un processo decisionale informato per determinare il corso della terapia.

L’altruismo o la preoccupazione disinteressata per il benessere degli altri รจ della massima importanza nell’assistenza sanitaria ed รจ un’opportunitร  per sperimentare la nostra interconnessione con altri esseri e diventare consapevoli della nostra mortalitร . Il diligente professionista sanitario, che lavora disinteressatamente per la salute delle persone che cercano la sua guida, puรฒ anche accumulare un buon karma. L’aviditร , l’odio e l’illusione sono stati descritti come i “Tre Amari Veleni” da Buddha e il medico dovrebbe evitarli. I principi buddhisti di base possono portare un medico da uno stato confuso, ignorante e illuso a uno stato di grande compassione, saggezza e amore.

Possiamo imparare molto dalle storie Zen 

STORIA ZEN 

Ah sรฌ?

Il maestro Zen Hakuin era decantato dai vicini per la purezza della sua vita. Accanto a lui abitava una bella ragazza giapponese, i cui genitori avevano un negozio di alimentari. Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, i genitori scoprirono che era incinta. La cosa mandรฒ i genitori su tutte le furie. La ragazza non voleva confessare chi fosse lโ€™uomo, ma quando non ne potรฉ piรน di tutte quelle insistenze, finรฌ col dire che era stato Hakuin. I genitori furibondi andarono dal maestro, lo insultarono e gli imposero di mantenere la ragazza e il bambino. “Ah sรฌ?” disse lui come tutta risposta. Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin. Ormai si era perso la reputazione, cosa che lo lasciava indifferente, ma si occupรฒ del bambino e della giovane con grande sollecitudine. Si procurava dai vicini il latte e tutto quello che occorreva al piccolo. Si mise inoltre a intrecciare un maggior numero di stuoie per poter mantenere i due nuovi venuti. Dopo un anno la giovane โˆ’ annoiata di vivere con Hakuin โˆ’ non resistette piรน, si pentรฌ e disse ai genitori la veritร : il vero padre del bambino era un giovanotto che lavorava al mercato del pesce. La madre e il padre della ragazza, cosi come anche i vicini, andarono subito da Hakuin a chiedergli perdono, a fargli tutte le loro scuse e a riprendersi il bambino e la giovane. Hakuin non fece obiezioni. Nel cedere il bambino, tutto quello che disse fu: “Ah sรฌ?”.

Il Buddha ha parlato molto della sofferenza e lโ€™ha sperimentata

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