Il Maestro Tetsugen Serra ha presentato ieri a Milano, al Centro Zen Metropolitano L20, le linee guida per lo studio e la pratica del Monaci e Bodhisattva del Cerchio per il 2024 / 2025.

Approccio Generale

• Il nuovo anno di pratica sarà strutturato su due pilastri principali: studio e ritiri, con l’augurio di avvicinarsi alla pratica sempre con “Mente da Principiante”, mantenendo un atteggiamento di freschezza e apertura.

STUDIO

• Il focus dello studio sarà sul testo Gakudō Yōjinshū di Dogen, che offre dieci indicazioni fondamentali per la pratica zen. Questo testo, poco conosciuto in Occidente, sarà utilizzato per approfondire in primo luogo l’impermanenza, nonché altri concetti chiave del buddhismo.

“Ci sono molti modi per realizzare l’illuminazione. Uno è allenarsi sotto un vero maestro Zen,
ascoltando il suo insegnamento; l’altro è fare zazen con tutto il cuore. Nel primo caso dai pieno sfogo alla
mente discriminante, mentre nel secondo, pratica e illuminazione sono unificate. Per entrare nella Via,
nessuno di questi due metodi può essere eliminato: entrambi sono necessari”.

Eihei Dogen

RITIRI E INCONTRI

• I ritiri (Sesshin e Zenkai) saranno strutturati in modo da includere sia monaci che bodhisattva, creando un ambiente di pratica condivisa.
• Per guidare la pratica individuale, saranno introdotti
  • undici kōan specifici per i bodhisattva.
  • undici kōan specifici per i monaci.
• In tutti i Centri del Cerchio saranno organizzati incontri, tanto dagli insegnanti di Dharma residenti che dal Maestro Tetsugen, in cui si approfondirà lo studio del Gakudō Yōjinshū di Dogen.
• Per offrire una ulteriore occasione di pratica, saranno offerti Dokusan trimestrali al Centro Metropolitano di Milano L20.

VOLONTARIATO

All’interno della presentazione delle attività dell’anno il Maestro Tetsugen ha enfatizzato il concetto di volontariato come parte integrante della Pratica Zen, spronando i praticanti a considerare il Dana del proprio tempo come una grande opportunità di crescita spirituale. Tale esortazione è stata rivolta in particolar modo ai Bodhisattva, sottolineando l’importanza di una Pratica Zen che non sia solipsistica ma orientata al beneficio della società e di tutti esseri senzienti.

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