Lovingkindness In the Face of Adversity
Tutti i dharma talks“Amorevolezza: non è qualcosa di sdolcinato, saccente, debole o sciocco. È in realtà qualcosa di enormemente forte”, spiega la famosa insegnante di meditazione Sharon Salzberg nel suo Speakeasy da Wanderlust Tremblant.
Quando le persone le dicono che hanno delle riserve sullo sviluppo di una mentalità di “gentilezza amorevole”, adducendo la scusa di non voler diventare deboli o vulnerabili, lei risponde traducendo la gentilezza amorevole non come un mezzo per prendersi cura degli altri, ma come una connessione con gli altri.
“Non significa che ti piacciono tutti. In realtà non significa nemmeno che ti piaccia qualcuno! Ma riconosciamo nel profondo che le nostre vite hanno qualcosa a che fare con l’altro, che riconosciamo qualcosa nell’altro. È come la regola dei bambini: “Tutti possono giocare”. Non devono essere necessariamente i tuoi migliori amici, ma tutti meritano una possibilità di rispetto fondamentale”.
Unitevi a Sharon mentre approfondisce le radici della gentilezza amorevole e imparate:
– i tre concetti che tradizionalmente vengono insegnati accanto e a sostegno della “gentilezza amorevole”,
– come il termine buddista originale “metta” si inserisce nella sua descrizione della gentilezza amorevole come connessione,
– come possiamo riconoscere la natura interconnessa della vita pur mantenendo i confini dalle cose che sappiamo prosciugare la nostra energia,
– perché la nozione di vita interconnessa non è né sentimentale, né fantasiosa, né necessariamente piacevole: è semplicemente così.