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Meditazione d’amore contro la rabbia.

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Come meditare e a cosa serve.

MEDITAZIONE ZEN “Meditazioni d’amore: le quattro emozioni creatrici” con il Maestro Tetsugen Serra.

Inizia il tuo viaggio nelle emozioni Creative con l’Amore

Inizia il tuo viaggio nelle emozioni Creative con la Meditazione d’Amore, attraverso questa semplice pratica per calmare la mente e coltivare la forza interiore che potrai ripetere sempre durante la giornata. Trova un posto tranquillo e siediti in una posizione comoda, su un cuscino a terra o su una sedia, ma sempre con la schiena diritta e non curva. Tieni le braccia rilassate in grembo. Devi solo imparare a dirigere il respiro e prendere consapevolezza delle sensazioni d’ amore che nascono dentro di te. Imparare ad essere padrone del respiro per essere padrone della tua mente è il primo passo della meditazione d’amore. Praticare la Meditazione d’Amore estingue la rabbia dal cuore e la delusione della vita, insegna a non vivere con la mente fissa sui risultati, sviluppa la creatività di una vita amorevole e condivisa con tutti. Essa ti insegna ad essere padrone delle tue emozioni migliori, a lasciarle emergere e a viverle. Ogni emozione che causa danni a noi stessi o agli altri è un’emozione distruttiva e deve essere bilanciata da un emozione forte e positiva. L’ Amore è per sé stessi, è per tutti gli uomini e le donne, è per la terra e per tutto l’universo. La Gentilezza Amorevole è “una morbidezza del cuore” è un sentimento d’amore verso tutti gli esseri.

Una morbidezza del cuore

Distenditi o siediti comodamente rilassato senza che nulla ti disturbi. Liberati dalle distrazioni e dai pensieri della giornata. Questa gentilezza verso te stesso prepara la tua mente a rilassarsi ed essere più aperta. Ora chiudi gli occhi delicatamente e datti il permesso di mantenere calmo il corpo e di essere sveglio e presente per tutto il tempo di questa meditazione d’amore. Non hai nient’altro da fare che ascoltare la voce e rilassarti. Prendi tre o quattro respiri profondi, sentendo l’aria che entra dalle narici, riempie il petto e l’addome. Poi lascia che il tuo respiro si stabilisca nel petto, nel tuo cuore, nel suo battito profondo. Amore, senza desiderio di possedere, sapendo bene che nel senso ultimo dell’esistenza non vi è il possesso e nessun possessore: questo è l’amore più alto. L’amore, senza parlare o pensare all’ “io”, ben sapendo che questo cosiddetto “io” è una mera illusione, una nuvola passeggera. L’amore, senza selezionare ed escludere, sapendo bene che selezionare significa creare propri contrasti di amore: antipatia, avversione e odio, ed escludere significa ritrovarsi soli con il cuore vuoto. L’amore, abbracciando tutti gli esseri: grandi e piccoli, vicini e lontani, sia sulla terra, in acqua o in aria. L’amore, abbracciando in modo imparziale tutti gli esseri senzienti, e non solo quelli che sono utili, piacevoli o divertenti per noi. L’amore, abbracciando tutti gli esseri, siano essi di animo nobile o di basse capacità, buoni o cattivi. In molti di loro il seme della bontà può essere morto solo perché mancava il calore per la sua crescita, perché perirono dal freddo in un mondo senza amore.

Amore, abbracciando tutti gli esseri, sapendo bene che siamo tutti compagni di viaggio, viandanti attraverso questo ciclo di esistenza che tutti noi siamo avvolti anche dalla stessa legge della sofferenza. Amore che si posa come una mano morbida ma ferma sugli esseri in difficoltà, sempre inalterata nella sua simpatia, senza vacillare. Amore che è confortante frescura e che brucia il fuoco della sofferenza e passione; che è il calore che dà vita a quelle abbandonate nel deserto freddo della solitudine, a coloro che sono nei brividi e nel gelo di un mondo senza amore; a coloro i cui cuori sono diventati vuoti e aridi, insensibili ai ripetuti appelli di aiuto, per disperazione profonda degli esseri. L’amore, che è nobiltà sublime di cuore e intelletto, che conosce, capisce ed è pronto ad aiutare. L’amore, che è la forza e dà forza: questo è l’amore più alto. L’amore, che per l’Illuminato è stato chiamato “la liberazione del cuore”, “la bellezza più sublime” Amore per mostrare al mondo il sentiero che conduce alla fine della sofferenza.
E qual è la più alta manifestazione dell’ Amore? Siamo noi.

Amarsi. Il primo livello della meditazione d’amore

Respiriamo con calma e, lasciando aperto il nostro cuore dedichiamo l’amore
a noi stessi,
“Che io possa essere veramente felice, libero dalla sofferenza fisica
Che io possa essere al sicuro dalla paura e dalla sofferenza mentale,
Che io possa essere in pace, libero dalla sofferenza e libero dal pericolo e dal male
Che io possa essere sereno in ogni situazione,
Che io possa aver cura di me stesso e vivere serenamente.”

Irradiare amorevolezza. Il secondo livello della meditazione d’amore

Respiriamo con calma e, lasciando aperto il nostro cuore, dedichiamo l’amore
ad una persona che amiamo o che ci è cara. Visualizziamo la persona.
“Che tu possa stare bene, essere felice e in pace,
Che tu possa essere veramente felice, libero dalla sofferenza fisica,
Che tu possa essere al sicuro dalla paura e dalla sofferenza mentale,
Che tu possa essere in pace, libero dalla sofferenza e libero dal pericolo e dal male,
Che tu possa essere sereno in ogni situazione,
Che tu possa aver cura di te stesso e vivere serenamente.”

Irradiare amorevolezza. Il terzo livello della meditazione d’amore

Respiriamo con calma e, lasciando aperto il nostro cuore, dedichiamo l’amore
ad una persona che ci ha fatto soffrire o perché, con il nostro amore,
diventi nostra amica. Visualizziamo la persona.
“Non importa quanta sofferenza ho nel cuore, il mio amore lo dedico anche a te,
affinché tu possa vivere in un mondo di pace e non portare più sofferenza.
Che tu possa stare bene, essere felice e in pace,
Che tu possa essere veramente felice, libero dalla sofferenza fisica,
Che tu possa essere al sicuro dalla paura e dalla sofferenza mentale,
Che tu possa essere in pace, libero dalla sofferenza e libero dal pericolo e dal male,
Che tu possa essere sereno in ogni situazione,
Che tu possa aver cura di te stesso e vivere serenamente.”

UBI
Monastreo ZEN
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