La Pratica dello Zen | Zenkai 7 Aprile 2024
Tutti i dharma talksIl maestro spiega che la pratica dello Zen non consiste nel svuotare la mente dai pensieri e dalle emozioni (il “tè” nella metafora), ma nel realizzare il nostro vero stato di natura originaria e incondizionata (essere la “tazza” vuota).
Molte pratiche meditative mirano a sostituire pensieri ed emozioni negative con stati mentali più positivi e salutari. Tuttavia, questo rappresenta solo una ristrutturazione superficiale della mente, non una vera trasformazione profonda.
Lo Zen invece mira a dissolvere completamente il senso dell’ego e dell’identità personale, che è l’illusione che ci fa identificare con i nostri pensieri, emozioni e costrutti mentali. Realizzando la nostra vera natura al di là dell’ego, i pensieri e le emozioni non vengono più visti come un problema da eliminare, ma semplicemente come fenomeni transitori che appaiono e scompaiono nella vacuità della coscienza originaria.
La storia della tazza piena rappresenta questa idea: invece di concentrarsi sul svuotare il contenuto (pensieri, emozioni), l’importante è diventare consapevoli della “tazza” vuota, la nostra vera natura che contiene e trascende qualsiasi contenuto mentale. In questo stato di presenza incondizionata, tutto ciò che sperimentiamo non è più un problema o un’illusione da dissolvere, ma l’espressione stessa della realtà ultima.