Settimana 1 | Dharma Academy Summer Program
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Settimana 1 | Dharma Academy Summer Program
MEDITAZIONE ZEN โMeditazioni zen per un giornoโ con il Maestro Tetsugen Serra.
Per iniziare un nuovo giorno in consapevolezza
Come meditare e a cosa serve.
Tutte le mattine prima di alzarsi dal letto, prima di iniziare una giornata, possiamo fare la meditazione del risveglio. Per entrare con un piede zen nella vita. Serve ad iniziare la nostra giornata come fosse il primo giorno di vita. Serve alla nostra mente per iniziare il giorno cercando di vedere tutto con occhi nuovi, con mente nuova. Serve a dirci che siamo noi gli artefici del giorno e non gli accadimenti che decidono chi sono io. Certo non รจ facile, ma la mente di mattina รจ molto ricettiva ai nostri suggerimenti. Serve a risvegliare tutte le energie del corpo prepararle per il nuovo giorno.
La sveglia del mattino
Nella profonditร delle montagne, nel mio monastero la grande campana del tempio Zen sta battendo. Tu la senti risuonare nellโaria mattutina e tutti i tuoi pensieri scompaiono dalla tua mente. Tu non sei niente, ma non cโรจ niente che Tu non sia! Cโรจ soltanto il suono della campana che riempie tutto lo spazio dellโuniverso. Il giorno sta nascendo tu nasci con lui, non cโรจ assolutamente nientโaltro. In tutte queste esperienze, quello che รจ dentro di te e quello che รจ fuori di te si sono riunificati: sono diventati una cosa sola.
(ZEN 3.0 Tetsugen Serra. Ed.Cairo)
Il risveglio
Meditazione del risveglio: Prima di aprire gli occhi dobbiamo ricostruire il nostro corpo piacevolmente abbandonato nel sonno. Noi non entriamo nel nuovo giorno solo con la mente: il nostro corpo i nostri sensi sono il ponte e gli artefici dei nostri pensieri e delle nostre azioni. ร importante quindi iniziare la giornata con mente, corpo e spirito in armonia tra loro; bastano pochi minuti o pochi secondi, e come sempre il fare si deve trasformare in essere. Facciamo un respiro profondo. Inspiriamo lentamente ed espiriamo lungamente, mandando lโespirazione in tutto il corpo sentendo lโenergia che ci riconnette alla vita. Inspiro ed espirando porto lโenergia del respiro alle spalle sento che si riempiono di energia rilassata ma forte.
Respiro alle spalle,
perchรฉ sono le nostre spalle a sostenere il peso della vita con il collo. โI sette scalini di giadaโ come vengono chiamate le cervicali, sono gli scalini preziosi che danno accesso al tempio che รจ la nostra testa, la nostra mente. Nella visione della medicina tradizionale cinese, tutto il corpo รจ visto come il palazzo sacro dellโimperatore.
Respiro alla schiena,
perchรฉ la schiena rappresenta il nostro passato, ma รจ anche dalla schiena che viene la nostra forza verso il futuro: la forza dei reni รจ quella che ci spinge avanti. Ogni volta che siamo titubanti nellโagire, portiamo il respiro alla schiena, soprattutto nella zona lombare, e attiveremo le ghiandole surrenali, e lโenergia che contengono si trasformerร in azione. La schiena รจ la nostra corazza, respiriamo e sentiamola forte perchรฉ dovrร anche difenderci nei momenti difficili, la forza viene dallโaccettazione delle responsabilitร perciรฒ la schiena non dovrร mai diventare rigida, ma accogliere la complessitร della giornata e farne motivo di crescita. Porto il respiro alla schiena
Respiro allโaddome,
il nostro centro vitale. Considerato il nostro cervello, รจ il centro dโequilibrio. In oriente si chiama Hara, grande oceano di energia. Il respiro nellโHara riporta energia agli organi e visceri che nella notte si sono riposati ma che da li a poco dovranno essere in perfetta forma per affrontare la giornata. Portare il respiro allโaddome รจ come rinascere ogni mattina, soprattutto per la donna รจ rinascere e partorire il nostro mondo. Lโaddome รจ il crogiolo alchemico dei nostri sentimenti delle nostre emozioni: la pancia ascolta e decide piรน della testa, se la sappiamo ascoltare, seguire e lasciare esprimere. Porto il respiro allโaddome.
Respiro al bacino,
dove si incontrano le energie della vita: il femminile e il maschile. Qui le ancestrali energie di sopravvivenza devono circolare liberamente. Non importa lโetร o il sesso, le nostre energie primarie di sopravvivenza ci accompagnano fino allโultimo respiro. Sono quelle che ci permettono di lottare contro qualsiasi cosa tenti di sopprimerci fisicamente, di impedirci di manifestare la nostra esistenza di corpo, mente e spirito. La ricerca spirituale del nostro vero essere ha bisogno di queste energie.. Porto il respiro al bacino
Respiro alle gambe,
per camminare per miglia in cerca di noi stessi, senza stancarci mai. Le gambe rappresentano il nostro infaticabile procedere nella vita e ci portano umilmente dove le guidano il cuore e la mente.
Le gambe ci fanno correre o procedere con cautela in ogni pensiero della
giornata, sopportando tutto il peso delle nostre idee, delle nostre decisioni,
e del nostro corpo. Tornano sui loro passi o proseguono, spesso si fermano e
faremmo bene ad ascoltarle. Per noi sono quasi un appendice, ed รจ solo quando
disgraziatamente la vita ce ne priva che ne capiamo lโimportanza. Porto il
respiro alle gambe
Respiro ai piedi,
le radici di questo mondo, la nostra stabilitร , ma anche la nostra debolezza: sono sempre insofferenti, vorrebbero sempre muoversi, esplorare nuovi territori, portarci avanti, alla meta. Respiriamo dentro i piedi perchรฉ ci danno la fermezza del cammino. Porto il respiro ai piedi.
Respiro al cuore,
portiamo le mani al petto e respiriamo con le mani sul cuore, ascoltiamo lโinspiro e lโespiro.
Mentre inspiro sento il mio inspiro, mentre espiro sento il mio espiro.
Mentre inspiro porto lโinspiro al mio petto e al mio cuore.
Mentre espiro rilascio il mio respiro da tutto il mio petto.
Mentre inspiro porto lโinspiro al mio petto al mio cuore.
Mentre espiro espando il mio respiro alle mie mani.
Cuore e mani diventano un unico corpo, unโunica energia. Ripeto tre volte questa ultima respirazione, poi lentamente con molta consapevolezza, con molta presenza nelle mani e in tutto il corpo, sposto le lenzuola, le coperte e rinasco alla vita. Mi metto a sedere, apro gli occhi e il nostro mondo appare, faccio un inspiro ed espiro consapevole, sono i miei primi respiri di una nuova vita. Aprendo gli occhi, osservate tutto quello che vi circonda lasciando il pensiero ancora a riposo. Limitatevi ad osservare consapevolmente tutta la stanza; ricostruite il mondo attorno a voi passando in rassegna tutto quello che la stanza contiene senza nominarlo solo osservare. Bastano pochi secondi ma fatelo lentamente: tutto quello che vi circonda lo state facendo apparire al mondo con il vostro risveglio, lo state creando con i vostri sensi. Ascoltate i suoni attorno a voi, percepite gli odori, abbracciate la luce in cui vi state immergendo, il tutto con la sola attenzione rilassata.
Se sentite i rumori che vengono da altre stanze o appartamenti, bene! Anche gli altri ora fanno parte del vostro mondo. Senza giudicare nulla, senza formulare nessun pensiero, senza ansia dite dentro di voi: โEccomi! Oggi ho creato questo nuovo mondo per me, e sta a me viverlo al meglio!โ.
Quando avrete finito di dare forma a tutto quello che vi circonda, ascoltate lentamente i piedi posati a terra, sul pavimento. Sentite la sensazione di soliditร sotto di voi; caldo, freddo, non importa. Avete i piedi sulla terra, la Madre Terra che vi sosterrร tutto il giorno. La terra accoglie tutto e tutti senza discriminazione, sostiene il santo e lโegoista senza fare discriminazioni. Come camminare in un modo o nellโaltro, sarร solo una nostra scelta. La terra ci sostiene e noi ci prenderemo cura amorevolmente di essa. Anche se siamo seduti sul letto, siamo usciti dal grembo materno, siamo finalmente rinati ad un nuovo giorno. Certo, voi pensate che nel nuovo giorno troverete tutte le cose del vecchio giorno, che niente รจ cambiato. Avete perfettamente ragione! Niente รจ cambiato, se non lo cambiate voi. Ma tutte le vecchie cose del giorno prima e del passato esistono solo nella vostra mente e se avete iniziato con un nuovo giorno, il passato รจ solo un ricordo nella vostra mente, ma tutto sarร nuovo.
Ogni giorno รจ un giorno nuovo, dipende solo da noi.
Lo zen inizia da una buona postura.
In questa Unitร vedrai unโintroduzione teorica alla fisiologia dello zazen. Prenderai consapevolezza delle posizioni del corpo, del respiro, dellโazione. Imparerai a sederti correttamente per una buona pratica di zazen.
Quando sei seduto in zazen devi imparare a rlassare maggiormente il sistema muscolare simpatico deputato al movimento, al pensiero, al continuo chiacchiericcio della nostra mente, e attivare quello parasimpatico deputato al rilassamento . Imparerai ad attivare solo i muscoli della postura statica di zazen. Coccige, bacino e ginocchia, formano una piramide. Schiena, spalle, collo e testa vanno tenute in una condizione naturale cosรฌ da scaricare il peso sulla base del corpo.
Vedrai come sederti in diversi modi per zazen: la posizione del loto, il mezzo loto, la posizione birmana, seduto sui talloni in seiza, su un panchetto di legno o su una sedia. Lโimportante รจ imparare a rispettare le corrette tensioni muscolari, sia quelle posturali, sia quelle dovute allโatteggiamento interiore.
Vedremo i differenti Mudra dello zen le posture energetiche delle mani.
Niente รจ secondario nella pratica dello Zen, tutto รจ equanimemente importante.